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Se bene non fumo più di sei o sette nel principio che si apperse il Novitiato in Genoa, con tutto ciò quasi subbito doppo quaresima eravamo diciotto persone, e non si andava alla Cerchia se non quatro giorni la settimana, perché il giovedì per la communione, et il sabbato per la moltitudine de' cercanti non voleva il P. Pietro che vi si andasse, e si portava pochissimo pane, in tanto che in tutta la settimana non si passava sessanta pagnotte, con tutto ciò Iddio provedeva da altra parte, o mandando danari, o robba alla casa, senza sapersi da chi era mandata, et non mai se non quando era fornita la prima, veniva l'altra. Fu mandato dal Sig. Marchese Antonio d'Oria una pianeta di giamelotto stampato rosso guarnita di seta, e se bene fu la prima che venisse non la volse ricevere per essere guarnita di contro le Costitutioni; veniva anche molto spesso chiamato a predicar alle monache nelli monasterii principali di Genoa, et una volta predicò in san Donato ... in una solennità che si faceva delle anime del Purgatorio, che fu di molto gusto a tutto l'auditorio. Si andò alla processione delle Ceneri di S. Gio. Batta, et a quella del SS. Sacramento e si cagionò in l'una e l'altra gran divotione nella città per la grande modestia e compositione con che si andava; e se dall'Angelo Custode non era avvertito uno de' Novitii cascava nel mare mentre si passava nel molo, havendo già posto un piede in fallo, in tanto che si disse publicamente che non si vidde una tal modestia in altro novitiato. | Se bene non fumo più di sei o sette nel principio che si apperse il Novitiato in Genoa, con tutto ciò quasi subbito doppo quaresima eravamo diciotto persone, e non si andava alla Cerchia se non quatro giorni la settimana, perché il giovedì per la communione, et il sabbato per la moltitudine de' cercanti non voleva il P. Pietro che vi si andasse, e si portava pochissimo pane, in tanto che in tutta la settimana non si passava sessanta pagnotte, con tutto ciò Iddio provedeva da altra parte, o mandando danari, o robba alla casa, senza sapersi da chi era mandata, et non mai se non quando era fornita la prima, veniva l'altra. Fu mandato dal Sig. Marchese Antonio d'Oria una pianeta di giamelotto stampato rosso guarnita di seta, e se bene fu la prima che venisse non la volse ricevere per essere guarnita di contro le Costitutioni; veniva anche molto spesso chiamato a predicar alle monache nelli monasterii principali di Genoa, et una volta predicò in san Donato ... in una solennità che si faceva delle anime del Purgatorio, che fu di molto gusto a tutto l'auditorio. Si andò alla processione delle Ceneri di S. Gio. Batta, et a quella del SS. Sacramento e si cagionò in l'una e l'altra gran divotione nella città per la grande modestia e compositione con che si andava; e se dall'Angelo Custode non era avvertito uno de' Novitii cascava nel mare mentre si passava nel molo, havendo già posto un piede in fallo, in tanto che si disse publicamente che non si vidde una tal modestia in altro novitiato. |
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Cap. 8 Del progresso che si fece nel Novitiato di Genoa
Se bene non fumo più di sei o sette nel principio che si apperse il Novitiato in Genoa, con tutto ciò quasi subbito doppo quaresima eravamo diciotto persone, e non si andava alla Cerchia se non quatro giorni la settimana, perché il giovedì per la communione, et il sabbato per la moltitudine de' cercanti non voleva il P. Pietro che vi si andasse, e si portava pochissimo pane, in tanto che in tutta la settimana non si passava sessanta pagnotte, con tutto ciò Iddio provedeva da altra parte, o mandando danari, o robba alla casa, senza sapersi da chi era mandata, et non mai se non quando era fornita la prima, veniva l'altra. Fu mandato dal Sig. Marchese Antonio d'Oria una pianeta di giamelotto stampato rosso guarnita di seta, e se bene fu la prima che venisse non la volse ricevere per essere guarnita di contro le Costitutioni; veniva anche molto spesso chiamato a predicar alle monache nelli monasterii principali di Genoa, et una volta predicò in san Donato ... in una solennità che si faceva delle anime del Purgatorio, che fu di molto gusto a tutto l'auditorio. Si andò alla processione delle Ceneri di S. Gio. Batta, et a quella del SS. Sacramento e si cagionò in l'una e l'altra gran divotione nella città per la grande modestia e compositione con che si andava; e se dall'Angelo Custode non era avvertito uno de' Novitii cascava nel mare mentre si passava nel molo, havendo già posto un piede in fallo, in tanto che si disse publicamente che non si vidde una tal modestia in altro novitiato.
Era andato il P. Pietro a Turino a visitar la Sacra Sindone, dove fu involto il Corpo del nostro Redentore, et ritornò havendo vestito alle Carchare un Sig. di Casa Carretti che si chiamò Gio. Evangelista di Giesù, e doppo molti anni morse nelle Carcare essendo Superiore di Carmagnola, et nel tempo che fu il P. Pietro fuori, sempre vi fu il P. Francesco della Purificatione. Ritornato da Turino il P. Pietro si vestirono in Genoa a 14 luglio 1624 sette fra quali fu un mio fratello carnale detto Pietro Paolo di S. Maria bora sacerdote e confessore (morse nell'incendio di Savona) et Gio. Domenico della Croce che è stato Provinciale di Sicilia et bora è Maestro de novitii in Germania (et è morto Provinciale di Polonia), et Francesco Tornielli nobile novarese che era stato alfiere di cavalli nella Compagnia della quale era Capitano l'Ec.mo Duca Torquato Conti romano, et seco baveva fatto alcune prodezze di molto honore; et perchè vi erano altri da vestire, né la casa era capace, et alcuni delli novitii havevano fornito il primo anno del novitiato, furono mandati alle Carcare per istudiare, sotto la disciplina del fratello Gio. Francesco detto Argumenti romano professo, se bene non per anche sacerdote, ma benissimo rettorico e filosofo, essendovi Maestro il P. Pietro Andrea di Giesù. Venne da Roma per andare alle Carchare il già Capitano Ottonelli, dico «'il P. Paolo dell'Assonta terzo compagno del Fondatore, in tanto che nella Provincia di Genoa erano tutti tre li Compagni del N. Venerabile P. Gioseppe Generale e Fondatore della Religione essendo restato esso solo in Roma, poiché già era morto il P. Viviano; accompagnai io il detto P. Paolo a Savona, essendo restato in Genoa il fratello Santino di S. Leonardo luchese venuto con il detto Padre per agiuto del P. Pietro nel novitiato. Gionsimo la sera tardi in Savona, dove saputo dal P. Francesco la venuta del P. Paolo sciese alla porta a riceverlo, et abbracia-tisi con grande affetto, fecero una santa contesa a chi doveva prima entrare nella porta della scala, et così stetero un pezzo inginochioni, ciedendo l'uno all'altro il luogo; e doppo un pezzo si alzarono unitamente, dimostrando tutti segni di religiosa allegrezza per la venuta del detto Padre. La mattina seguente poi mi partii di ritorno in Genoa con un altro novitio. Alcuni giorni poi, fu vestito uno delli pagi del Principe Doria napolitano per fratello operaio, e si chiamò Fratel Antonio della Concettione, et nel giorno di S. Michele Arcangelo 29 settembre furono dal P. Pietro pure vestiti nove altri fra clerici e fratelli di più paesi, uno vi fu pure di casa Carretti chiamandosi Pietro Antonio del SS. Sacramento quale vive essendo sacerdote, vi fu anche uno di casa Imperiali genovese, che poi si spogliò in Roma, vi fu anche un todisco huomo fatto, che si chiamò Ignatio, et era buono rettorico, fu poi in Roma spogliato per esser molto sospettoso.