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Questa Provincia novamente eretta in quell'isola, e Regno tiene nella città di Cagliari dentro al castello il luogo dove si essercita l'Istituto delle Scuole Pie e detto di S. Giuseppe, e fuori di detta città circa un miglio in un luogo detto il Borgo vi è il novitiato, che prima era convento delli P.P. Minimi di S. Francesco di Paula, et sono li nostri più di cinquanta in detta città molto stimati, ed amati da tutta la Nobiltà e cittadinanza o popolo.
 
Questa Provincia novamente eretta in quell'isola, e Regno tiene nella città di Cagliari dentro al castello il luogo dove si essercita l'Istituto delle Scuole Pie e detto di S. Giuseppe, e fuori di detta città circa un miglio in un luogo detto il Borgo vi è il novitiato, che prima era convento delli P.P. Minimi di S. Francesco di Paula, et sono li nostri più di cinquanta in detta città molto stimati, ed amati da tutta la Nobiltà e cittadinanza o popolo.

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Cap. 44 Provincia di Sardegna delle Scuole Pie

Questa Provincia novamente eretta in quell'isola, e Regno tiene nella città di Cagliari dentro al castello il luogo dove si essercita l'Istituto delle Scuole Pie e detto di S. Giuseppe, e fuori di detta città circa un miglio in un luogo detto il Borgo vi è il novitiato, che prima era convento delli P.P. Minimi di S. Francesco di Paula, et sono li nostri più di cinquanta in detta città molto stimati, ed amati da tutta la Nobiltà e cittadinanza o popolo.

Vi andò per primo il P. Pier Francesco della Madre di Dio nato in Napoli di parenti spagnolli, religioso d'ogni virtù, et affettionatis-simo al N.V.P. Fondatore e suo Istituto.

Successero alcune cose mirabili in detta città, io le riferisco qui per quello mi ricordo essermi stato raccontato da chi le ha sentite, se bene meglio si saprà da medesimi.

Nel principio che li nostri andarono in Cagliari, e per molto tempo et anni ancora dopo, mentre si facevano in commune le nostre fontioni spirituali, e particolarmente si cantavano le Lodi della Beata Vergine detta da noi Coroncina, si sentiva un altro coro che con molta armonia quasi musicale cantava l'istesso, et da chi stava nell'Oratorio dove si cantavano pareva fossero fuori delle finestre di quello, et perchè era quotidiano il caso, e rendeva divotione et am-miratione insieme il detto P. Superiore con altri in differenti tempi affacciandosi ad altre finestre da quella parte si, ma in altra stanza, si sentiva il canto, ma li pareva che fosse molto lontano, ancorché, da chi era nel medesimo tempo, che questi si affacciavano alle dette finestre, nel solito Oratorio non conoscevano mutatione alcuna né lontananza delle voci del detto divoto et armonioso concerto, il che più ammiratione rendeva a tutti. E si giudicava fossero gli Angeli Custodi delli nostri Religiosi che ivi stavano cantando, ordinato dalla Maestà Sua Divina o per farli conoscere la stima che dovevan fare di detti s. Essercitii, o per moverli a divotione, per essere forsi poco ferventi quelli giovanetti, vestiti novamente, et che per le occupa-tioni delle scuole non potevano essere con tanta essatezza amaestrati per esser un solo la guida di quello novo giardino di S. Chiesa.

Uno poi de' nostri mi ha raccontato, e dice di saperlo per bocca di più persone seculari qualificate habitanti nel vicinato dove sono le Scuole Pie, e me ne dà tre che li sono sovenuti alla memoria, dice uno essere: il Sig. Dottor Andrea Ordani, 2) il Sig. Benedetto Notari, 3) il Sig. Agostino Regestra, e communemente tutto il vicinato, e dice essere successo prima assai che li nostri P.P. fossero andati in quell'isola, et ad habitare in quella casa. Conta donque in questo modo, che havendo l'ill.mo Magistrato di Cagliari unito con l'Ill.mo et Ecc.mo Vice Re Prencipe Doria accordato insieme di fare ogni diligenza per havere nella detta città la Religione de Chierici Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie, et mandato a Roma a farne le dovute istanze al V.P. Gioseppe Fondatore e Generale di detta Religione et riavutone la gratia, in detto tempo si cominciò a sentire cantare in detta casa, quale fu poi presa da nostri Padri per loro habitatione, dopo diverse difficultà, la mattina nell'aurora il Ps. Mi-serere mei Deus, et ad hore a noi solite le Letame della Beata Vergine con li cinque salmi ad honore del suo Santissimo Nome, da noi detta communemente la Coroncina, et la sera al tardi le Letanie delli Santi con le solite preci.

Quelli però che nella detta casa habitavano sentivano il medesimo, ma li pareva fossero nella strada quelli, che le cantavano, et in affacciarsi alle finestre non vedevano cosa alcuna, ma bensì sentivano il medesimo canto parendoli però che fosse molto da longi; ma alli vicini pareva sempre fossero li canti in casa.

Vennero poi li nostri P.P. et in detta casa vi trovarono in una pietra intagliato il Nome SS.mo di Maria Signora Nostra, e li vicini in sentendo poi da nostri Padri cantarsi le medesime orationi, Lodi a Dio, et alla B.ma Vergine nelle previste hore stupirono e diedero lode a S.D.M. che prima della loro venuta havesse dedicato a nostri Padri la detta casa nel loro vicinato; per il che molto stimarono la detta gratia, tenendo sempre in gran credito la nostra povera Religione et li suoi Religiosi.

Presero anche in Borgo un novitiato, che prima era stato de Religiosi di S. Francesco di Paula, et era stato fondato o donato dal Sig. D. Salvatore Astraldi.

Notas