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Stando il N. P. Fondatore in Narni città dell'Umbria per comporre le nostre Costituzioni, come fece con quello spirito, che in esse risplende, in tale tempo l'Em.o Cardinale Benedetto Giustiniani nostro Protettore fu mandato per Legato in Bologna dalla Santità di Papa Paolo V e passando di Narni allogiò nelle nostre scuole con molta consolatione sua per vedere le cose sì bene ordinate, e li Padri sì ben visti dalla Città, come anche per vedere il fervore, con che il nostro P. Gioseppe Fondatore componeva le nostre Costitutioni, e lo sta-camento, che dalle cose del mondo doveva risplendere nelli nostri Religiosi per quelle; per il che si partì molto consolato, e proseguendo il suo viaggio, nel medesimo giorno incontrossi nell'Em.o Cardinale Alessandro Ludovisio Bolognese, et Arcivescovo di quella. insigne Metropoli, quale andava in Roma. Compito fra di loro, il nostro Em.o Protettore offerse all'Em.o Ludovisio l'allogio in casa nostra dicendo: Vada V1T. "da' miei Padri delle Scuole Pie. Accettò l'offerta, et con ogni confidenza vi venne, e fu dal nostro P. Fondatore ricevuto con il maggior affetto, e decoro possibile, e S.E. vi stette con ogni sua sodisfattione, dormendo nella seconda stanza. verso la piazza nel dormitorio grande, discorrendo molto familiarmente con il medesimo nostro Padre, et in sentendo li suoi santi pensieri, e sentimenti per le Costitutioni che stava componendo per li Religiosi di sì gran Opera li restò molto affettionato, e li promisse la sua pro-tettione et ogni favore, et ponendoli la mano sopra la spalla li disse: Padre se Iddio mi dà gratia di poterlo fare vi prometto di agguatarvi.. Celebrò la mattina la S. Messa nell'Oratorio di contro le dette stanze,. et poscia partì per Roma. | Stando il N. P. Fondatore in Narni città dell'Umbria per comporre le nostre Costituzioni, come fece con quello spirito, che in esse risplende, in tale tempo l'Em.o Cardinale Benedetto Giustiniani nostro Protettore fu mandato per Legato in Bologna dalla Santità di Papa Paolo V e passando di Narni allogiò nelle nostre scuole con molta consolatione sua per vedere le cose sì bene ordinate, e li Padri sì ben visti dalla Città, come anche per vedere il fervore, con che il nostro P. Gioseppe Fondatore componeva le nostre Costitutioni, e lo sta-camento, che dalle cose del mondo doveva risplendere nelli nostri Religiosi per quelle; per il che si partì molto consolato, e proseguendo il suo viaggio, nel medesimo giorno incontrossi nell'Em.o Cardinale Alessandro Ludovisio Bolognese, et Arcivescovo di quella. insigne Metropoli, quale andava in Roma. Compito fra di loro, il nostro Em.o Protettore offerse all'Em.o Ludovisio l'allogio in casa nostra dicendo: Vada V1T. "da' miei Padri delle Scuole Pie. Accettò l'offerta, et con ogni confidenza vi venne, e fu dal nostro P. Fondatore ricevuto con il maggior affetto, e decoro possibile, e S.E. vi stette con ogni sua sodisfattione, dormendo nella seconda stanza. verso la piazza nel dormitorio grande, discorrendo molto familiarmente con il medesimo nostro Padre, et in sentendo li suoi santi pensieri, e sentimenti per le Costitutioni che stava componendo per li Religiosi di sì gran Opera li restò molto affettionato, e li promisse la sua pro-tettione et ogni favore, et ponendoli la mano sopra la spalla li disse: Padre se Iddio mi dà gratia di poterlo fare vi prometto di agguatarvi.. Celebrò la mattina la S. Messa nell'Oratorio di contro le dette stanze,. et poscia partì per Roma. |
Última revisión de 17:31 27 oct 2014
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Cap. 26 Che nelle Scuole Pie di Marni allogiò l'Em.o Ludovisi, quale fu Gregorio 15
Stando il N. P. Fondatore in Narni città dell'Umbria per comporre le nostre Costituzioni, come fece con quello spirito, che in esse risplende, in tale tempo l'Em.o Cardinale Benedetto Giustiniani nostro Protettore fu mandato per Legato in Bologna dalla Santità di Papa Paolo V e passando di Narni allogiò nelle nostre scuole con molta consolatione sua per vedere le cose sì bene ordinate, e li Padri sì ben visti dalla Città, come anche per vedere il fervore, con che il nostro P. Gioseppe Fondatore componeva le nostre Costitutioni, e lo sta-camento, che dalle cose del mondo doveva risplendere nelli nostri Religiosi per quelle; per il che si partì molto consolato, e proseguendo il suo viaggio, nel medesimo giorno incontrossi nell'Em.o Cardinale Alessandro Ludovisio Bolognese, et Arcivescovo di quella. insigne Metropoli, quale andava in Roma. Compito fra di loro, il nostro Em.o Protettore offerse all'Em.o Ludovisio l'allogio in casa nostra dicendo: Vada V1T. "da' miei Padri delle Scuole Pie. Accettò l'offerta, et con ogni confidenza vi venne, e fu dal nostro P. Fondatore ricevuto con il maggior affetto, e decoro possibile, e S.E. vi stette con ogni sua sodisfattione, dormendo nella seconda stanza. verso la piazza nel dormitorio grande, discorrendo molto familiarmente con il medesimo nostro Padre, et in sentendo li suoi santi pensieri, e sentimenti per le Costitutioni che stava componendo per li Religiosi di sì gran Opera li restò molto affettionato, e li promisse la sua pro-tettione et ogni favore, et ponendoli la mano sopra la spalla li disse: Padre se Iddio mi dà gratia di poterlo fare vi prometto di agguatarvi.. Celebrò la mattina la S. Messa nell'Oratorio di contro le dette stanze,. et poscia partì per Roma.
Assonto al Sommo Pontificato alli 9 di febr. 1621 con nome di Gregorio XV fece amplissimamente quanto haveva promesso in Narni,. inalzando il nostro santo Istituto e Congregatione Paolina delle Scuole Pie, allo stato di Religione, confirmando il Decreto della Sacra. Congregatione de Vescovi e Regulari con titolo di Religione de Chierici Regulari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie, confirmando le nostre Costitutioni con Breve particolare, concedendo a' Religiosi e luoghi nostri tutte le gratie, e prerogative di tutte le Religioni Mendicanti e non Mendicanti, et elesse il nostro P. Gioseppe Fondatore in Ministro Generale per nove anni venturi, et li assegnò nella Dalmatia, e Grecia luoghi per esercitare il nostro santo Istituto, per il progresso della santa Fede in quelle parti, se bene non vi andò per essere il detto Sommo Pontefice passato a miglior vita troppo presto per noi, e nostra Congregatione, cioè dopo lo spatio di mesi trentacinque di Pontificato, che fu alli 8 di luglio 1623.
L'Ill.ma et Ecc.ma Casa di questo Santissimo Pontefice ha sempre protegiuto, et aiutato la nostra Religione, et l'Em. Cardinale Ludovisio suo nepote Vicecancelario di S. Chiesa assegnò alle Scuole Pie dieci scudi il mese di limosina; et l'Ecc.mo Principe di Venosa, e Piombino ha sempre favorito, et protetto co*n ogni affetto.