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- Cap. 20 Lettera lacrimosa del N.VJP. Fondatore Generale
Dilettissimo lettore, quanto più lo sgratiato del P. Stefano vedeva passare il tempo a suo favore tanto più esso e suoi aderenti si pigliavano gusto di strapazzare, et oprimere il N.V.P. Fondatore Generale. Senti per carità una sua lettera scritta di questo tenore.
A tergo: Al P. Vincenzo della Concettione nelle Scuole Pie g.e nro. Sig. Napoli
Intus vero: Pax Xpi.
Ho ricevuto la lettera di V.R. che non è stato poco alla quale rispondo che le cose nostre sin adesso vanno al solito. Si spera che il sabbato in albis faranno congregat.ne questi Emi, altri dicono che si farà la settimana doppo l'ottava di Pasqua nella quale alcuni pretendono che si risolverà che per l'avenir non si faccia più voti solenni; ma solo siano semplici et che si habbia di lasciar la povertà, e pigliar intrata, a tutte queste cose ho fatto rispondere con Advo-cati et si usaranno ancora le raccomandazioni necessarie, sebene io son solo, e nessuno ardisce di mostrarsi della parte mia, perchè hanno timore di essere mandati via di Roma, dove s'impediscono quanto è possibile, che non venga alcuno che mi possi agiutare.
Roma a dì 15 aprile 1645
Servo nel Signore Gioseppe della Madre di Dio
Sentine lettore mio dilettissimo un altra pur scritta a me stando in Napoli.
Lettera Pax Xpi
Ho ricevuto la lettera di V.R. del 6 maggio e gli rispondo che le cose nre caminano al solito et io quando vedo che vanno più al contrario di quello che si desidera, ho più speranza del remedio e con la gratia di Dio persuado che riuscirà la cosa a favor delPInsti-tuto che è quanto per hora mi occorre. Di Roma adi 12 maggio 1645.
Di V.R.
Servo nel Signore Gioseppe della Madre di Dio