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- Cap. 16 Occasione di longhezza per mutatione di Pontificato
Si era per la Iddio gratia, con la giustitia della causa a favore della povera nostra Religione e del N.V.P. Fondatore e Generale suo assai disingannato l'Em.o Francesco Barberini, al quale anche da Potentati Coronati era stata raccomandata assai, et medesimamente li Emi Deputati sopra di questo stavano benissimo posti per la verità, riavendo conosciuto di dove nasceva la contraditione per il che eran per dare ben presto ottima resolutione.
Non volse la Maestà Divina sì presto dare a noi tutti questa consolatione, et al N.V.P. Fondatore Generale levare questa occasione di merito. Però verso la fine di luglio 1644 chiamò a se il suo Vicario in terra che era Papa Urbano Vili per la cui morte si sciolse la Congregatione deputata sopra le cose nostre, come tutte l'altre.
Il N.V.P. fece, e fece fare molta oratione per la ottima elet-tione del Sommo Pontefice per il bene pubblico di tutta la christia-nità.
Non so in che modo un de' nostri Padri sacerdoti commorante in Roma detto il P. Gio. Maria di Savona, che poi morse del 1648 sotto le ruine di quella città cagionate dall'incendio della polvere disse che saria stato assonto al Sommo Pontificato l'Em.o Sig. Cardinale Gio. Batta Panfilio con nome di Papa Innocenzo X.
Il che successe nella metà di settembre 1644 con speranza di doversi vedere qualche cosa buona a prò nostro fatta che fosse da di lui coronatione, et diede principio con ordinare novamente la Congregatione sopra le Scuole Pie delli 5 Em.mi Cardinali e due Ill.mi Prelati e questi furono li medesimi, se bene delli Emi ne furono mutati alcuni.
Il P. Stefano e suoi aderenti fecero di questa eletione del Sommo Pontefice non poca dimostratione di allegrezza tenendola per favorevole a suoi disegni, sì perchè il Sig. Auditore di detto Em.o passato al Sommo Pontificato era di casa Cherubini, se bene mai si eran tenuti per parenti, con tutto ciò ne sperava molto. Et oltre di questo con le loro machine già ordivano altre calunnie contro il V.N.P. Fondatore riguardo di essere stato levato il P. Pietro Andrea di Giesù Maria nostro Professo di confessore dalla Sig. D. Olimpia Panfili cugnata del Sommo Pontefice mentre era Cardinale dall'Em.o Cesarmi nostro Protettore et questi calunniatori voltarono la causa contro il N.V.P. Fondatore e Generale, facendo che la detta Ecc.ma Sig. lo pigliasse in urto per la detta causa.