Última revisión de 18:09 16 feb 2016

Entra in casa d’un vescovo e poi d’una gran signora. Cap. 3.

Havendo alla fine terminato il corso de suoi studii si addottorò in Leggi e ne la sacra Teologia. Indi essendo assai conosciuto il gran talento di Giuseppe, un insigne Prelato lo volle appresso di sè. Questi era (se non erro) Don Gasparo Giovanni della Figura, Vescovo de Balbastro^{[Notas 1]}. In casa di questo durò qualche tempo con suo profitto nelli studii. Poi per il buon nome che della virtù sua correva, fù necessitato entrare in corte d’una gran signora et essere segretario. Quivi passò gran pericolo di patire naufragio la purità del casto giovane, il quale per essere di belle fattezze, d’angelica modestia, e manieroso nel trattare, fece il Demonio che la signora con amor disordinato à lui s’affezzionasse, inoltrando anco ad invitarlo con lusinghe e promesse alle sue voglie. Ma col timore di Dio, che sempre nel cuor suo teneva desto, potè liberarsi da cimento si periglioso con la fuga veloce, lasciando il tutto ad imitatione di Giuseppe hebreo, di cui portava il nome. Fuggì dunque non solo dalla casa dalla nomata signora, ma anco dalla città e fece ritorno à Peralta sua Patria ringraziando il Signore che l’havesse illuminato, e fortificata la sua debolezza per resistere e vincere i fieri assalti.

Notas