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Indicolo delle cose più notabili di questo Discorso o Relatione n.5 della Casa della Duchesca, ed altre delle Scuole Pie.12 d’ottobre 1672.
Alessandro Luciani Vicario Generale del Cardinale Francesco Buoncompagno, Arciv.di Napoli, l’ano 1626 riceve et alberga il Pre.Gioseppe Calasantio detto della Madre di Dio, Fundatore delle Scuole Pie, venuto in Napoli per fundarvi nuova casa della sua Religione. Numero 3. Ragguaglia il Card.le Buoncompagno delle buone qualità, e della santità di questo.n.4
Andrea della Valle, e Francesco Longavilla, comici si oppongono al P.Gioseppe, acciò no fundi la sua Religione alla Duchesca, ch’era il luogo della Comedia. N.5. Ma poi all’essortatione del Padre si acquietano n.6. Andrea poi si fece sacerdote e Francesco diventò huomo piissimo.n.13
Angelica di Falco, fatta devotissima del P.Giuseppe, mirabilmente provede la Casa della Duchesca di biancherie ed altre supellettili n.11
Aniello di Falco, Gio.Antonio di Falco suo cugino, e d’Angelica sudetta, Andrea della Valle, Francesco Longavilla, e Valerio Fiorello per li documenti del P.Gioseppe, da huomini mundani diventano assai spirituali,n.12
Aniello sudetto con Angelica sua sorella, Livia Giordani Madre, Delia Tagliaferro moglie, e Vit’Antonio Ferraiolo medico, cognato, ricevono con grande amore nelle loro case il P.Giuseppe n.7 e segg.
Antonio Battaglia Archibuggiero a Porta Capuana di Napoli fonda la Congregatione dell’Artisti alla Casa della Duchesca delle Scuole Pie, et essendo penitente del P.Tomasso della Passione, diventa un gran huomo da bene.n.14
Albici, o Monsignor Albici, Assessore del Sto.Ufficio col favorire il P.Mario di S. Francesco e P.Stefano degli Angioli, causa gran travagli al P.Fundatore et a tutta la Religione delle Scuole Pie, contra la quale fa uscire un Breve, importunato però da alcuni indiscreti Religiosi di queste.n.248. l’anno 1646 a 16 di Marzo. Va a visitare un sabbato il Conte Magno Ambasciadore del Ré di Polonia, e non havendo udienza per esser giorno di Procaccio, intorbida il negozio delle Scuole Pie n.403 Essendo fatto Cardinale da Innocenzo X l’anno 1654 diventa amorevolissimo, e devotissimo di dette Scuole, e procura che di nuovo siano reintegrate.
Assistenti delle Scuole Pie eletti l’anno 1656, doppo che Alessandro VII repose le Scuole Pie nel pristino stato, furono il P:Giovanni di Giesù Maria, d° il P.Castiglia, il P.Francesco della Purificatione, il P.Gio:Stefano Spinola Genovese d° della Madre di Dio, ed il P.Giuseppe della Visitatione, et P.Camillo di S.Geronimo.
P.Alessandro di S.Bernardo Genovese: vedi indicolo 2°
Academia instituita dal P.Generale: vedi indicolo 2.
P.Buonaventura di Sta.Maria Maddalena. Ind.2°
Breve di Innocenzo X i le Scuole. Indic.2
Fratello Antonio della Concettione, Neapolitano, tumultuoso, sacandaloso e inquieto, muore di peste l’anno 1656 in Napoli n.48
Cardinale Francesco Buoncompagno. Arcivescovo Napolitano con Alessandro Luciano suo Vicario, Canonici, e Titulati della Città, visitano le Scuole Pie della Duchesca l’anno 1626.n.10. Ivi si ritrova il P.Giuseppe Fundatore.n.11
Carlo Tappia Regente, Marchese di Belmonte, va l’anno santo 1625 a Roma, e procura col P.Giuseppe, che venghi in Napoli a fundar Casa della sua Religione, come fece l’anno 1626, e fonda quella della Duchesca, e poco dopoi quella di fuor Porta Reale. N.1 e 2
P.Castiglia Ind.2°. Cardinali Ind.2° . Christaldi Abbate di Nardo Ind.2°
Complatearii della Duchesca, Gio.Battista Aurilia, Mastro d’atti della Camera della Summaria, Nuntio Grassi, Curiale, Gio.Andrea de Auxiliis, Aniello di Falco Dottore, e Gio.Antonio de Falco suo cugino, offeriscono al P.Giuseppe aiuto per fundare la casa della Duchesca. N.7
P.Colantonio dell’Alberio de Padri di S.Filippo Neri, amico del P.Giuseppe, lasciato da esso, quando partì per Roma, ad indirizzare il P.Pietro della Natività Provinciale delle Scuole Pie, huomo di gran sapienza e bontà n.22
Conte Abbate Orsi Ind.2°
P.Carlo di S.Antonio di Padua, Ind.2°
P.Camillo di S.Girolamo, Ind.2°
Caramuel. Ind.2°
Casimiro di Polonia Ind.2°
Cardinale Roma, Ind.2°
Domenico Sanenti a persuasione di Gio.Battista Rauzzino, manda quattro torcie ogni volta che esce il Smo.Sagramento all’Infermi della Parrocchia di S.Maria Canciella a Piazza, et essendo Domenico morto, quest’ufficio continua sua moglie la Sig.ra Vittoria di Falco n.18
F.Egidio di Marigliano, affettionato al nome e memoria del P.Giuseppe, priega li Padri delle Scuole Pie, e particolarmente il P.Gio.Carlo di S.Barbara, che fu compagno di d° Padre, a scriverne alcuna cosa n.20. Questo Francescano Osservante, ha fatto il presente Indicolo
F.Eleuterio della Madre di Dio, compagno del P.Giuseppe, racconta molte cose de fatti di quello al P.Gio.Carlo, e muore in Roma, nella casa di San Pantaleo l’anno passato 1671. n.67
P.Francesco della Purificatione detto Francesco Castelli, funda Casa delle Scuole Pie a Genova, e Savona circa l’anno 1624 n.2. Chiamato a Roma dal P.Giuseppe. ivi.
Francesco Longavilla Comico, detto l’Aurelio, si oppone al P.Giuseppe, acciò non fundi Casa alla Duchesca n.5. ma poi si acquieta n.6 diventa huomo santo n.13 muore l’anno 1656 in Napoli essendo la peste in quella Città n.19
Fratelli tre operarii delle Scuole Pie, cioè Francesco Matematico, Ambrogio di Roma, e Salvatore della Cava , turbano la Religione per volere essere sacerdoti per mezzo del gran Duca di Firenze, alli fratelli del quale, Matia e Leopoldo hora Cardinale,leggeva Matematica il fratello Francesco n.31 e segg.
Fr.Filippo, Ind.2°
P.Fernando di Sicilia Ind.2°
Francesco Magno Ind.2°
P.Giacomo di S.Maria Maddalena, Superiore di San Pantaleo in Roma, e Segretario del P.Giuseppe, per esser troppo rigido osservatore della disciplina Regolare, viene odiato communemente n.74 ey 115. esce dalla Religione l’anno 1647 per fuggire la persecutione del P.Stefano e si chiama Giacomo Bandoni, e tiene scola in Lucca .102 è carcerato al S.Ufficio assieme col P.Generale, Assistenti, e Procuratore Generale l’anno 1642, 16 di luglio.n.94
Gio:.Antonio de Falco da huomo mondano, e vedovo, prende l’habito delle Scuole Pie, ed il 6 mese muore, n.14. Era però essendo secolare quieto, e pacifico.
P.Giovanni di Giesù Maria, detto il P.Castiglia, visita e consola il P.Mario leproso n.174 e segg.
Gio.Battista Rauzzino quest’anno 1672 vivente, penitente del P.Tomasso della Passione, di gran spirito, che non sapendo leggere, fa sermoini maravigliosi alla Congregatione degli Artisti della Duchesca, era compadre di Francesco Longavilla, di cui tiene il ritratto n.15 Promove la devotione del SS.mo Sagramento nella Parrocchia di S.Maria a Cancello n.18
P.Gio.Francesco di Giesù, figlio di Aniello Apa Napoletano, fatto delle Scuole Pie, diventa huomo singolare in lettere, e bontà, e scrive molte opere di grammatica e spirituali n.25 a costui in Narni, Napoli, e Firenze il P.Fundatore scrisse molte lettere fin all’anno 1648
P.Gio:Luca Rosa Napoletano detto della B.Vergine, che fu Provinciale della Provincia del Regno, e fatto Superiore della casa di Firenze dal P.Mario, poco vi dura n.63
P.Gio:Antonio Bolognese, segretario del P.Mario, fa lettere circolari per tutta la Religione delle Scuole Pie n.147. Va col P.Stefano degli Angeli a chiamare Monsignor Albici, Assessore del Sant’Ufficio, acciò visiti il P.Mario leproso n.177 Vide in Ind.2°
Fratello Gio:Battista Moro assalta il P.Stefano degli Angioli per batterlo, o ammazzarlo, per essersi fatto Vicario Generale per mezzo del P.Pietrasanta Visitatore delle Scuole Pie contra il P.Fundatore n.186 vide in alio indicolo.
P.Glicerio, Amico del P.Mario, abbruggia un processo fatto contro quello, muore in Frascati essendo Assistente Generale l’anno 1660 n.79, fatto rettore del Coll.°Nazareno dal P.Mario n.148 ne viene privato doppo 20 giorni n.150. Alia vide in Ind.2°
P.Giuseppe di San Tomaso d’Aquino delle Scuole Pie di Napoli, huomo illustre nell’arti liberali n.27 stampa molte opere, ivi. Si spoglia l’habito religioso, e si chiama D. Tomaso Valusa, fatto Maestro del Seminario Arcivescovale, e poi de poveri di S.Onofrio, viveva quest’anno 1672 n.28. Apre ingegnosamente la Baligia (sic) al Fratello Lucifero di Sardegna, e ne piglia il Breve, e Scritture, n.350.
P.Giuseppe Calasantio, detto della Madre di Dio, fonda le Scuole Pie, e manda il suo buon odore per tutta l’Europa, e l’anno santo 1625 è invitato da Carlo Tappia a venire in Napoli, ove venuto l’anno 1626 vi fonda in pochi giorni quasi miracolosamente la casa della Duchesca, e poco dopoi quella di Porta Reale n1,2,3,4 e segg. Sana una piaga al Signor Aniello di Falco, essendo ricevuto nella sua Casa della Duchesca n.9 Piange la rovina della sua Religione perche il P.Pietro della Natività in Napoli ed il P.Francesco in Genova senza molta differenza ricevevano chierici, e laici, e ciò narra al P.Vincenzo della Concettione Chierico Portinaro in S.Pantaleo di Roma n.30. Domanda un Cardinale Protettore a Papa Urbano VIII che li da Alessandro Cesarino dei Duchi di Città Nuova. N.34 e segg. Convoca il Capitolo Generale l’anno 1641 nel quale si determina di sospendere la Messa al P.Francesco Matematico, il che causa maggiori disturbi n.36, è chiamato da Monsignor Albici al Santo Ufficio, ed è rimproverato senza sua colpa d’essere contrario al P.Mario di San Francesco di Montepulciano n.66 è carcerato nel Santo Ufficio per causa di d° P.Mario innocentemente l’anno 1642 16 luglio n.93 e segg. Ne viene l’istesso giorno liberato, n.107. è sospeso dall’ufficio di Generale dal Vicegerente Spinola, poi Cardinale n.113, ne viene privato affatto, eletto Visitatore dal Papa il P.Ubaldino Somasco n.117. Viene strapazzato dal P.Mario, e suoi aderenti n.157. Visita al Coll°.Nazareno il P.Mario leproso due volte, e non è ammesso alla sua presenza. N176, li vien scritto però un biglietto da d° P.Mario, cercandoli perdono, che paternalmente li perdona n.181. è il primo a dare Ubbidienza al P.Stefano fatto Vicario Generale,n.187. Il P.Stefano l’anno 1646 l’annuncia che è restituito all’ufficio del Generalato, il che causa grandissima allegrezza a tutta la Religione, e poi non si trova esser vero con infinito dolore di tutti.n222. Intendendo esser stato fatto un furto a San Pantaleo, si rimette alla Divina Volontà come sempre era uso di fare,n.233. Ha gratissima udienza da Papa Innocenzo X, n.236. Sentito il Breve che la Religione delle Scuole Pie con tante fatiche da se fondata, era redotta a semplice Congregatione, si rimette al Divino Beneplacito e ciò fu li 18 di Marzo 1646,n.248. Essendoli riferito che il Cardinale Panzirolo havesse detto che lui era il più tristo religioso delle Scuole Pie si rimette al Divino giudizio, n.388. Se ne vede l’effetto, mentre morto d° Panzirolo la lingua uscitali fuori, non fu mai possibile farla reentrare ma fu bisogno tagliarla, ivi. Alla venuta del Conte Magno mandato dal Re di Polonia per aiutare la Religione fa mettere in ordine una erudita Academia di scolari, n.399. e questo fu nel fine dell’anno 1646 e principio del 47 essendo di 90 anni in circa. Visita il Conte Magno col P.Pietro della Natività amico del Conte e resta contento delle promesse fattali da quel Signore., n.400.
Fratello Luca di San Bernardo Chierico, detto il Cieco per poco vederci, essendo stato carcerato più d’anno in S.Pantaleo per molti defetti, vien liberato dal P.Mario quasi a dispetto del P.Fundatore, e macchina molte cose contra d° P.Fundatore, e fa danno grandissimo alla Religione, n.116. unito col fratello Gio:Battista Moro, non vuole dar Ubbidienza al P.Stefano, intruso Vicario Generale doppo la morte horrenda del P.Mario, n.188. Parla contra d° P.Stefano con gran libertà alla presenza del P.Silvestro Pietrasanta Giesuita, Visitatore della Religione delle Scuole Pie, ed è ripreso da quello, n.190. si unisce alla parte del P.Generale, e si rallegra che il P.Gabriello della Annunziata, Genovese suo paesano, serva il P.Generale di Segretario. Alia vide Ind.2°
P.Mario di S.Francesco di Montepulciano de’Sozzi, cacciato da San Pantaleo di Roma l’anno 1641 per ordine del Protettore Cardinale Cesarino, et andato de famiglia alla Casa di Firenze, causa molti disturbi alla Religione, n.41 e segg. Per mezzo del P.Mucciarelli Francescano Conventuale, Inquisitore di Firenze inquieta quella casa, e la Religione quasi tutta, n.43, Scopre in detta città una tal Faustina, fundatrice d’un Conservatorio di Zitelle, che faceva commettere alcune cose impudiche in quello anno 1641,n.49. Per il che detta Faustina è fabricata in una stanza, ed in un altra il Canonico Ricasoli, Parente del Gran Duca, con disgusto grandissimo di d° Gran Duca e di molti altri della Città, n.51: Procura farsi fare Provinciale di Toscana per via del S.Ufficio, e del P.Musciarelli Inquisitore,n.54 e segg. Viene in Roma, e ottenuto il suo intento, ritorna a Firenze, n.61. è cacciato da quella Città, e da tutto lo Stato per ordine del Gran Duca alli 23 di Giugno 1642, n.64 e 65. Visita Pisa, e non è ricevuto, n.67. Va a Fanano, ed è maltrattato, arriva a Pieve di Cento, e non è ammesso, n.68 e segg. Né anco in Ancona, n.71. Ma si bene in Narni, n.72. Vuole che la causa d’un processo fattoli contro in Firenze e Pisa, si commetta al P.Stefano degli Angioli, dal quale viene assoluto (sic), n.75. Li son levate le scritture per ordine del Cardinale Cesarino, Protettore, dall’Auditore Conte Corona, e si rappacifica fintamente col P.Fundatore, n.87 e segg. Chiama a Roma da Narni il P.Gio:Antonio Bolognese per suo Segretario contra la volontà del P.Generale,n.118. è fatto Vicario Generale dalla Sagra Congregatione assieme col P.Pietrasanta Giesuita Visitatore, e macchina molte cose contro il d° Fundatore, n.147. è chiamato fra Elia dal fratello Teodoro di S.Cecilia in Napoli, e se ne resente n.154. Li nasce una crosta nelle parti virili, e ne’ cubiti, dicendoli il P.Giuseppe di S.Francesco di Paola medico buono, ma Novizio della religione, che è pericolosa, ma lui risponde non esser cosa di rilievo, mà puro fegato,n.155. Li esce per il corpo la lepra, n.167. Si chiamano li Medici, e specialmente il Sig.Gio:Maria Castellani, Medico della Casa di San Pantaleo, ed il Signor Gio:Giacomo, Medico del Papa, li quali concludono di farlo mettere dentro una vacca di nuovo uccisa, n.160. Si lava coll’acqua santa dela Vigna di Pietro Pistari, e li cascono le croste, ma poi di subito rinascono, n.169 e segg. È posto dentro della vacca, la cui carne data a’ Religiosi di S.Pantaleo, caggiona molti disturbi,n.171 e segg. Muore a X di novembre 1643, n.183. è portato dal Coll.° Nazareno a S.Pantaleo a tre hore di notte, e senza pompa, ne concorso di popolo, è sepolto il corpo tutto pieno di lepra horrenda, e così non parve bene mostrarsi alla gente secondo il solito, n.184. Di nuovo la vita di costui si narra al Cardinale Panzirolo dal Conte Magno a lungo dal n.409 e segg.
Morante de Laurentiis Mastro d’atti della R.Camera con tre figli Francesco, Prospero e Gio:Battista, morto Giesuita, Rector del Collegio di Napoli, l’anno 1656, che correva la peste, fanno gran profitto nello spirito, per esser penitenti del P.Tomaso della Passione delle Scuole Pie,n.13
P.Mucciarelli, Francescano Conventuale, Inquisitore di Fiorenza, amico del P.Mario, e perciò contrario al P.Fundatore, muore con un tormentoso cancaro (sic) nella gola l’anno 1647 dicendo che moriva così tormentato per li mali fatti al P.Fondatore, et alla Religione delle Scuole Pie. N.80
Naccarella Canonico di Napoli, lascia 300 docati al Banco della Nuntiata per comprare santilli alli Fanciulli, che le feste vanno alla Messa e Dottrina Cristiana alle Scuole Pie: inventione santa del P.Tomaso della Passione, n.18.
P.Nicolò Maria del Rosario, detto il P.Gavotti, ch’era fuggito da Napoli per suoi defetti, è fatto Visitatore dal P.Stefano degli Angioli intruso Vicario Generale, n.194. Visita la Casa di Savona, ove era Superiore il P.Gabriele della Nuntiata Genovese, Religioso honorato, e non accordandosi vi lascia la lite della stoppa, per voler troppo rigido essere circa una tal quantità di stoppa, n.196. Inganno che usa per far andare fuor di Roma il P.Bonaventura di S.Maria Maddalena, n.209. Va per Visitatore in Sardegna et accusa il P.Pier Francesco Napoletano fundatore di quella casa di Cagliari d’haver vestiti Novizzi contra il Decreto della Congregazione del S.Ufficio, n.220. Il p° a procurare il Breve per uscire dalla Religione, n.260. Alia vide Ind° 2
P.Onofrio... viene in Roma con lettere del Re di Polonia, e Germania, o per dir meglio, dell’Imperatore ed altri Prencipi di Germania per aiutare la Religione depressa e maltrattata: ma ritrovando le cose in bisbiglio per causa del P.Mario, se retira assieme col P.Gio:Francesco, Assistente Generale, prima tra Capuccini, e poi alla Casa di Poli, remettendosi all’ubbidienza del P.Pietrasanta Visitatore, n.162 e segg. È mandato da Vladislao IV Re di Polonia in Roma per aggiuto della Religione maltrattata dal P.Mario, e per procurare il Cappello Cardenalicio a Casimiro fratello del Re fatto Giesuita, e fu l’anno 1642, n.364. Essendo Provinciale di Germania va a visitare la casa di Varsavia di nuovo fondata, et è ricevuto con grand’honore dal Re, dal Duca Ossolino e da molti Sig.ri Polacchi, n362. Havendoli manifestato il Prencipe Casimiro di volersi fare Religioso delle Scuole Pie, ciò manifesta al Re Vladislao fratello del Prencipe che affatto repugna, n.366. Viene in Roma e porta alcuni regali del Re al cardinale Savelli et all’Abbate Orsi, n.382. Parla al P.Casimiro da parte del Re suo fratello, ivi., Uscito il Breve contro la Religione se ne ritorna in Polonia l’anno 1646, et è consolato dal Re, n.384. Raccomanda al Conte Magno, ch’era mandato a Roma ambasciatore per la guerra da farsi contro il Turco, le cose della sua Religione, n.389. Alia vide Ind° 2
P.Pietro della Natività, è chiamato dal P.Fundatore da Messina a Napoli, dove arriva a 15 d’Aprile 1627, n.21. Essercita il suo ufficio di Provinciale in Napoli con diligenza, e fervore, e si accattiva la città di Napoli, n.23. Visita il P.Mario leproso al Collegio Nazareno, n.174. e se ritrova alla sua morte, n.183. Si diceva Pietro Casanio, morto l’anno 1647, 18 ottobre. Procura di ritrovar danari per la casa di San Pantaleo, n.279. Alia vide Ind° 2
P.Pietro della Nuntiata, che scrisse la vita, e geste del P.Fundatore in 26 cap. manoscritti, se ritrova alla morte del P.Mario successa l’anno 1643 a X di novembre, n.183. Narra molte cose di quello, et essendo stato Assistente Generale, e Rettore della Casa di San Pantaleo muore l’anno 1669, ivi. Essendo stato Assistente della Religione è fatto Segretario del P.Camillo Generale l’anno 1660, n.269.
P.Pietro Andrea da Vecchiano, Castello vicino a Norcia, essendo confesore in San Pantaleo di molte signore, e specialmente di D.Olimpia Maildachino, che fu poi Madama Padrona a tempo d’Innocenzo X Papa, essendo cacciato da Roma per ordine del Card.le Cesarino Protettore, causa gran danni alla Religione e disgusti al P.Fundatore l’anno 1641, e segg., n.37 e segg.
Scuole Pie della Duchesca di Napoli si cominciano ad aprire a 2 de novembre 1626 dal P.Giuseppe Calasantio d° della Madre di Dio, n.10. divise in 4 classi, n.29, Amate in Polonia e Germania, e perchè? n.424
P.Silvestro Pietrasanta Giesuita, viene eletto Visitatore delle Scuole Pie per astutia del P.Mario et adherenti contro la volontà degli altri Assistenti Generali, n.137. Visita il d° P.Mario infermo e leproso, lo compatisce et essorta alla patienza, n.179. Fa e procura, che succeda al morto P.Mario l’anno 1643 il P.Stefano degl’Angioli, il che caggiona molti disturbi, et annulla la Religione, n.185. Li è scritta una lettera da’ Padri di S.Pantaleo piena di lamenti e rimproveri alla quale similmente risponde, n.237 e segg. Dice che li voti dei Religiosi delle Scuole Pie non sono validi, ma vien rintuzzato dai Cardinali della Sagra Congregatione, n.244
P.Stefano degli Angioli, Romano, figlio di Laertio Cherubino, p° Ministro, e Superiore della Duchesca di Napoli delle Scuole Pie, n.23. procura doppo la morte del P.Mario esser fatto Vicario Generale, e vi succedono grandissimi mali, n.185. Priega il P.Fundatore a farlo ricevere per tale, e colui il fa volentieri, essendoli stato promesso da d° P.Stefano, che non haverebbe fatta cosa alcuna senza il suo parere e conseglio, n.192. Ma poi fedifrago non l’osserva promessa alcuna, n.195. Procura levarli il P.Gabriello della Nuntiata che serviva d° Generale per Segretario l’anno 1645 circa il mese di dicembre, n.197. Mortifica il P.Bonaventura di S.M.Maddalena, vecchio Assistente del P.Generale per essere venuto da Moricone a Roma senza sua licenza, e viene burlato da quello con una inventione bella, et astuta, n.201 e segg. Va dal Card.le Ginetto contra d° Padre, e pure resta deluso, n.203. Procura impedire molti memoriali che venivano da molte Case e Provincie della Religione a Roma, al Papa e Sagra Congregazioe, per la reintegrazione del V.P.Fundatore in Generale, n.218. Aliena 60 luoghi de monti dati alla Religione da Sig.ri Barbarini per il luogo de Monte Cavallo del Noviziato comprato da essi Barbarini, n.220. Alia in Ind° 2
Fratello Teodoro di S.Cecilia chiama il P.Mario fr’Elia in Napoli alla Duchesca, e gli è scritto con rimprovero da quello, ma li vien risposto, che no faccia attioni da fr’Elia, si non vuole esser chiamato tale.,n.154.
P.Tomaso della Passione, sacerdote delle Scuole Pie, discepolo del P.Francesco Pavone Giesuita huomo santissimo, diventa ancor esso huomo di molto spirito, n.13. Muore l’anno 1647 in Napoli, ivi. Desidera, che ciascheduno la festa vegga la Santa Messa, e ne da l’incumbenza a Francesco Longavilla e Gio:Battitsta Rauzzino, ottimi cristiani, li quali procurano metterlo in essecutione a capo di Chino, n.15 e segg. Congrega fanciulli li giorni di festa per farli sentire la Messa, e li rudimenti della nostra fede, anche con darli qualche premiuccio, n.17.
Fratello Tomaso... Apa, Napoletano, figlio d’Aniello Apa Franciario, e fratello carnale del P.Gio:Francesco di Giesù, fatto Religioso delle Scuole Pie, benche alquanto zoppo, riesce di bontà e lettere humane assai chiaro: l’onde è mandato dal P.Fundatore e Generale in Germania a fundare la Casa di Nicolspurgh, amato assai dal Cardle. Dretristain, n.23
Venticinque Padri e fratelli di San Pantaleo vanno a sclamare ad Innocenzo X Papa contro il P.Pietrasanta Giesuita, Visitatore delle Scuole Pie e contro il P.Stefano degli Angioli Cherubino Romano, la vigilia dell’Epifania dell’anno 1646, n.239.
P.Valeriano Magno Capuccino, huomo dottissimo, fa in favore delle Scuole Pie una Apologia circa l’anno 1647, n.109. Dice, Patrem Marium a S.Francisco fuisse sacro igne combustum, n.183.
Valerio Fiorello, donata la sua casa alle Scuole Pie della Duchesca, si fa Religioso, n.14.
P.Ubaldino Somasco fatto dal Papa e Sagra Congregatione Visitatore Generale delle Scuole Pie, n.117. per le inquietudini e trapole del P.Mario vuole rinunciare tal ufficio come fece, n.132. eletto Arcivescovo d’Avignone per sua humiltà, et altre caggioni rinuncia quella dignità, n.135.
P.Vincenzo della Concettione per haver scritto la Vita del P.Abbate Glicerio Landriani e datane una copia al P.Carlo di S.Maria delle Scuole Pie di Napoli fuori Porta Reale, ed un’altro al Superiore e Ministro della Duchesca, li quali la fanno leggere in Refettorio per dar essempio a quei Religiosi, riceve gran disgusti dall’Inquisitore Ricciulli, n.277 e segg.
D.Ursino de Rossis manda un biglietto del P.Mario a Monsignor Assessore, per il quale il P.Giuseppe Fundatore congli suoi Assistenti, Segretario e Procuratore generali è portato carcerato al S.Ufficio, patisce molte disgratie, e muore l’anno 1669, n.90. La madre di questi, chiamata D.Costanza è sanata in un braccio leso, havendo toccato il feretro del Ven.Servo di Dio, il P.Giuseppe Fundatore, quando doppo la morte fu il suo benedetto corpo esposto nella chiesa di San Pantaleo l’anno 1648, ivi. Muore D.Ursino l’anno 1668, ivi.