BerroAnnotazioni/Tomo2/Libro2/Cap03
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- Cap. 3 Come il R.mo P. Visitatore Apostolico tornò a S. Pantaleo
Habbiamo detto nel primo capitolo di questo libro che il P. Visitatore così in voce disse nelli XV di novembre che il P. Stefano degli Angeli per poco tempo sarebbe stato nel luogo del defonto P. Mario di S. Francesco e così a voce (mercè la santità del N.V.P. Fondatore Generale) la Religione fu guidata dal P. Stefano erede del P. Mario. Passati poi alcuni giorni venne il R.mo P. Pietra Santa Visitatore a S. Pantaleo, e fece l'atto seguente quale porrò qui con le parole, che a me fu scritto per migliore sicurezza.
Stettero le cose così per non so quanti giorni. Tornò poi il R.mo P. Visitatore una sera e chiamò tutti li Padri nell'Oratorio con il publico campanello; cominciò con un preambolo a pregarci che pigliassimo in buona parte quanto esso haveva da leggere, e che se noi ci fossimo in qualche maniera sollevati, haveressimo più inasprito contro di noi Mons. Assessore, e che ci saressimo mostrati contrarli al sacro Tribunale della S. Inquisitione con altre parole indutive al suo volere.
Lesse poi un boletino mandatoli da Mons. Assessore, dove li ordinava che havesse dichiarato per Superiore, come fece, il P. Stefano degli Angeli. E poi soggionse che pigliassimo il tutto in buona parte, aggiongendo di novo che ciò sarebbe per brevissimo tempo, affermando che lui senza altro si haverebbe in ciò con tutte le sue forze adoprato, per non tenerci a bada, con la sua insuffucienza (dicendo solamente in questo la verità), pregandoci, che se qualche d'uno havesse da dire qualche cosa, non la dicesse in publico, ma che esso sarebbe andato in una scuola, e li haverebbe intesi ad uno ad uno.
Vi andarono alcuni, ma senza veruno giovamento perchè con le sue solite, ma finte promesse acquietava, dicendo che havendo havuto patienza tanto tempo, l'havessimo per un altro poco. Nota lettore tutte queste cose perchè te le ricorderò poi più a basso.
Considera anco la malitiosa politica di questo P. Visitatore che per serrar la bocca a poveri Religiosi, in non dire le loro raggioni, e diffendersi da sì grave oppressione, anzi dirò di più, e dirò il vero, perchè non diffendessero l'Autorità del Sommo Pontefice, e l'honore della S. Chiesa, et per conseguenza dello stesso Iddio, pone in campo Mons. Ill.mo e Rev.mo Assessore e il Tribunale della S. Inquisitione. Era esso P. Visitatore che tramava tutte queste cose, et che soleci-tava il sopra detto Mons. per mantenere al defonto P. Mario la promessa fattali di diffendere, et inalzare il P. Stefano degli Angeli.
Ma molto più poi per arrivare con queste trapole ad effettuare il suo disegno che era di distrugere e sradicare dal mondo la povera Religione de' Chierici Regulari Poveri della Madre di Dio per havere l'Istituto delle Scuole Pie, come sta nel libro intitolato Monita Su-periorum Societatis.
Perchè se la S. Congregatione della SS. Inquisitione, et il Sommo Pontefice medesimo havevano formato un governo di 4 Assistenti con un Visitatore Apostolico con un Breve Apostolico, qual honore era il distrugerlo con un boletino, potendolo fare con un altro simile Breve. Ma perchè il P. Visitatore non haveva potuto seminare per anche le sue trapole, atterrì li P.P. con le dette parole.