BerroAnnotazioni/Tomo2/Libro2/Cap11
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- Cap. 11 Dichiaratione fatta dagli Assistenti novi
Dopo le risposte della lettera o sia Manifesto del P. Visitatore Giesuita, non sarà fuori di proposito porre alcune righe di una mandata a Napoli sottoscritta di propria mano da due degli Assistenti novi, nella quale dicono in parte li strapazzi che li erano fatti mediante la poca fedeltà nel suo offitio di Visitatore Apostolico dal P. Pietra Santa Giesuita, particolarmente dopo la morte del P. Mario.
Dichiaratone
Noi infrascritti Assistenti della Religione de' Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie eletti per Breve Apostolico dalla Santità di N. Sig. Urbano Papa 8 per governare l'istessa Religione col voto decisivo, assieme col M.R.P. Silvestro Pietra Santa Visitatore, P. Santino di S. Leonardo hora absente da Roma, et il P. Mario di S. Francesco defonto pure Assistente etc. Dichiariamo con la presente e facciamo a tutti noto col mezzo del nostro giuramento. qualmente essendo defonto il P. Mario, il quale permesse che solo governasse la Religione ha comportato che sia stato sostituito in suo luogo il P. Stefano degli Angeli, non ostante le informationi prima dateli contro di lui, con dichiaratione, che non debbia da noi dipendere, et hora ci fa sogetti al Ministro, e ci obliga in virtù di santa obedienza e sotto pena di sospensione a divinis ad ubidirle, senza essere stato fatto novo Breve, né dichiarato essere stata accettata la renuntia, la quale ne meno è di alcun valore, per essere stata fatta sforzatamente, non con le debite circostanze, e da noi non sottoscritta et havendo noi, come si è visto, essercitato l'officio doppo di essa, né essendosene fatta alcun'altra nova.
Tutto questo diciamo, et attestiamo con giuramento non perchè pretendiamo simil governo, ma acciochè nota a tutto il mondo la verità, e da ciò si argumenti tutto il resto del novo governo, introdotto con l'occasione della Visita etc. et in fede della verità riabbiamo sottoscritto la presente di propria mano. In Roma questo dì XI di febraio 1644.
Gio. Stefano della Madre di Dio affermo ' quanto sopra mano propria.
Gio. Francesco dell'Assonta affermo quanto sopra mano propria.
Non mi pare che sia per esser biasimato il mettere qui una lettera del N.V.P. Fondatore e Generale scritta a me standomi in Napoli, perchè da quella si conosce anche che tutto il male nostro nasce perchè il P. Pietra Santa amava troppo il P. Stefano, che tirava alla destrutione della povera nostra religione, idea facilmente del P. Visitatore Giesuita.
Lettera
A tergo: Al P. Vincenzo della Concettione de P.P. delle Scuole Pie Napoli
Intus: Pax Xpi.
Si sono talmente informati questi SS.i E.m.i, che habbiamo quasi probabile certezza, che saranno per risolvere le cose della religione a beneficio di essa, non manchi V.R. di far fare oratione, acciò il Signore disponga ogni cosa a sua maggior gloria, e spero che si muteranno questi tempi tanto burascosi e si conoscerà chi haverà havuto vero spirito di figlio verso la povera religione, che è quanto per fiora devo dirle in risposta della sua delli 15 corrente. Roma li 20 feb. 1644.
In un'altra prima dice:
Quanto alle cose nostre, speriamo che fra breve saranno accomodate, havendo questi SS.i Emi deputati buona mente, e vi attenderanno di proposito etc.
Servo nel Signore Gioseppe della Madre di Dio
Da tutto questo si va meglio e sempre più confirmando le lettere scritte di sopra, e mostrando che il P. Pietra Santa ha fatto a noi tutto il maggior male, che ci sia potuto fare a poveri Religiosi; perchè li Sig. Cardinali, e Mons. Assessore si riferiva in tutto e per tutto alle di lui relationi. Il tutto però permetteva il Signore per nostro maggior bene, come da più lettere del N.V.P. Fondatore Generale si puole dedurre, essendo che esso così lo credeva, e pigliava, essortando noi a far l'istesso, come qui a basso vedremo, e con questo conosceremo la di lui santità.