BerroAnnotazioni/Tomo3/Libro3/Cap25
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- Cap. 25 Scritture della validità e nullità delle Professioni
Questo punto della nullità delle nostre Professioni fu preso per una delle cause principali per dar disgusto al N.V.P. Fondatore e Generale Gioseppe della Madre di Dio, et il P. Mario di S. Francesco, primo sollevatore contro il detto V.P.N. per rotella delle sue passioni se ne servì, e lo fece conoscere al P. Pietrasanta Giesuita nostro Visitatore Apostolico, cha anche esso vi fece fondamento grandissimo; et il detto P. Mario me ne scrisse sino dalli 20 maggio 1643 mentre io stavo in Napoli.
Publicarono diverse cause per approvare la detta nullità, ma aeree però, e senza fondamento come il medesimo P. Pietrasanta Visitatore nostro Apostolico riferì alla S. Congregatione delli 4 Emi deputati sopra li affari delle Scuole Pie, con queste parole precise: Circa quei, che pretendono fare apparire la nullità delle loro Professioni, già si è fatto studiare il caso da' teologi, il voto de' quali è che siano valide, e che sia necessario si quietino, e riconoschino l'obligo della loro professione.
Sino a qui il P. Pietrasanta Visitatore Apostolico nella Relatione che dà in tempo del P. Stefano degli Angeli.
Furono fatte delle oppositioni degli avversi alla nostra Religione. Moltissime scritture da primi Religiosi teologi, et insigni dottori di Roma, le quali saranno in più nostri Archivii, ma io non le tengo, se non le seguenti, quali porrò qui sotto con ogni fedeltà, se bene convenivano esser poste, o nel principio di questo libro, od anche nelli due tomi primi. Accetti il buon animo mio, o lettore; et habbimi per scusato.
Dubia circa validitatem Professionis
Gregorius XV postquam duabus aliis Constitutionibus distinctis confirmavit Religionem Scholarum Piarum et illius Regulas, et speciali Constitutione P. Jsephum a Matre Dei Ministrum Generalem Congregationis ad novennium deputat, qui cun quatuor aliis Petro a Nativitate, Viviano ab Assumptione, Francisco a Purificatione et Paulo ab Assumptione clericis ac sociis suis vocem activam et passivarti habeat, et corpus Religionis representent. His deinde indulget ut vota solemnia in manibus alicuius praefati ab eis eligendi professionem emittant. Postremo decernit fore irritum et inane, si secus super his a quonam quavis auctoritate scienter, vel ignoranter con-tigerit attentari etc.
Quaeritur an Professiones emissae solo Ministro Generali ac-ceptante, et non requisito suffragio aliorum quatuor sociorum eius, qui corpus Religionis representabant sint validae. Et an qui ita sunt professi censeantur sufficienter incorporati eidem Religioni, ita ut audiendi non sint super nullitate suae professionis.
Vel secus ex defectu consensus Religionis, censeantur professiones eorum invalidae, et nullae, praesertim quia fuissent invalidae ac nullae professiones quatuor sociorum superius nominatorum, si ad manus Ministri Generalis contra dispositionem Summi Pontificis eas emisissent.
In primo biennio unus ex quatuor Assistentibus migravit e vita, duo vero, qui nunc supersunt, confitentur se nunquam admisisse quemquam ad professionem nisi requisito, et obtento consensu P. Generalis, ut apparet ex attestatione eorum duorum.
Non si risponde al dubbio ultimo del sopradetto quesito, cioè an invalidae et nullae fuissent professiones quatuor sociorum superius nominatorum, si ad manus Ministri Generalis contra dispositionem Summi Pontificis eas emisissent. Perchè se bene è vero, che l'Em.o Cardinale Tonti volse che li detti quatro compagni facessero la professione in mano del P. Fondatore Gioseppe della Madre di Dio, e lo riconoscessero per loro capo e Fondatore, havendo S. Em.a di questo solo ricevuto la professione in propria mano, con tutto ciò li poteron mostrare un Breve che fu spedito non so che poco tempo doppo, dove con consenso della Santità Sua novamente fecero professione tutti assieme in mano di un Prelato nominato, et io ho visto il detto Breve, e deve essere nell'Archivio nostro di casa di S. Pantaleo.