BerroAnnotazioni/Tomo1/Libro1/Cap21
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Cap. 21 Come li P.P. di Luca lasciarono d'impiegarsi nelle Scuole Pie
Stettero tre anni due mesi e due giorni li detti Padri della Congregatione di Luca aggiutando le Scuole Pie in Roma, ma poi come si è detto sopra si raffredarono e risolsero di lasciar l'Opera per le sopradette cose et anche come l'istesso Sommo Pontefice Paolo quinto, Borghese Romano dice nel suo Breve Apostolico con queste precise parole: Cum autem sicut accepimus (Clerici saeculares praefati) idest Congregationis Beatae Virginis honorum stabilium possessione se abdicare nollint etc. volsero di novo ritornare alle loro osservanze antiche, e lasciare l'Opera delle Scuole Pie (come in effetto fecero per non obligarsi a sì stretta povertà) pigliandosi il Noviziato, e quelli novitii, che non volsero restare per timore della povertà, quale voleva Iddio in questa santa Opera delle Scuole Pie, come dalli due seguenti casi occorsi in quel tempo si può raccogliere. Ne restarono però alcuni più infervorati, et di santissima intentione.
Stava una volta fra le altre il P. Pietro Cassaneo sopra nominato giustamente inalzando questa evangelica virtù della santa povertà alla presenza delli novitii per infiammarli di quella, uno di quelli come borbotando rispose: Che tanta povertà, che tanta povertà. Era questo il più fervente, e divoto fra novitii tutti, havendo una tale presenza di Dio, che quasi sempre stava fuori de sentimenti, et in estasi, in tanto che ordinariamente communicandosi restava immobile come una pietra, et per poterlo communicare bisognava adopprare quella diligenza per distrarlo, che suole usare un divoto religioso per raccogliersi. Et per non so che infermità convenendoseli fare un cauterio molto profondo, domandò al P. Pietro suo Maestro se si contentava che si distraesse alquanto per sentire il dolore del fuoco in memoria della Passione del Signore del che riprendendolo con chiamarlo superbo dicendoli: Come S. Francesco d'Assisi e S. Tommaso d'Aquino hanno pregato il Signore che il fuoco fosse loro suave in una simile attione e voi Volete sapere più di questi Santi? Tacque il novitio, se li fece il cauterio profondissimo tenendoli la testa il P. Maestro, quale mi affermò, che non la mosse più, che se fosse stato di pietra, e dopo che fu medicato disse: Quando faranno il cauterio? et avvisato, che già era fatto si pose la mano al collo, e disse: he, he; non havendolo prima punto sentito. Con tutto ciò doppo che rispose in quel modo circa la S. povertà, andò evidentemente decadendo tanto da quel suo gran fervore e spirito, che bisognò finalmente mandarlo di Congregatione come incorrigibile, e finalmente si pose in Napoli a servire una delle più infami, e nominate cortegiane di quella città.
L'altra fu che il nostro Don Gioseppe Calasanz dubitando per una parte, che se metteva in Congregatione una sì stretta povertà come si desiderava non fusse di qualche danno all'Instituto delle Scuole, e dall'altra parte"3esideratido molto di stare del tutto appo-giato alla Divina Providenza, e staccato da ogni interesse per poter meglio aiutare li poveri in sì S. Istituto, in questa perplessità ricorrendo a Dio con l'oratione con molto affetto, e ritrovandosi un giorno nella chiesa di S. Andrea della Valle, o in S. Lorenzo in Damaso (per quanto mi ricordo essermi stato detto da persona degna di fede, e parmi per certo fusse il medesimo P. Pietro, o il P. Paolo Otonelli dell'Assenta fra noi) in oratione o per meglio dire in contemplatione sopra questo punto, si vidde avvicinare a se una veneranda Matrona di bellissima compositione di corpo, ma di habito possitivamente vestita, quale con gravità familiare si pose a raggionare con il nostro Calasano (sic) dicendoli che voleva essere sua sposa. Al che rispondendo egli, che mai haveva havuto pensiero di pigliar moglie;, e che poi essendo Sacerdote non li era lecito fare simile cosa: Anzi, si sog-gionse la detta Signora, delli Sacerdoti sono degna Sposa; perché io sono la Povertà Evangelica, e con esso voi mi voglio sposare in tutti li modi.
Tornato in se il nostro D. Gioseppe da questo conobbe quanto da lui voleva il grande Iddio, et si determinò per obedire di pigliare la più stretta strada della santa povertà, che li fusse possibile per dar maggior gusto, e gloria al Signore, che in quel modo li haveva fatto conoscere la sua santa volontà, et però nel Cap. della S. Povertà, li dà sì gloriosi titoli ed ecomii.