BerroAnnotazioni/Tomo2/Libro3/Cap15

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Cap. 15 Portamenti della squadriglia del P. Stefano

Per questi tali lettore dilettissimo non vi erano più Regule, né Costitutioni Regulari, vivendo a lor modo. L'oratione mentale della mattina e della sera, li essami della coscienza, le Litanie delli Santi, quelle della Beata Vergine con li cinque salmi, detti da noi volgarmente la Coroncina della Madonna erano appresso di loro del tutto svanite.

Li digiuni del mercoledì e venerdì in casa loro non si trovavano; le discipline del lunedì sera, mercoledì e venerdì, erano a fatto perse, siche delle Costitutioni fatte dal N.V.P. Fondatore Generale, e confirmate dal Sommo Pontefice in loro non havevano alcuna urgenza.

Li precetti di santa Chiesa, Dio sa come erano stiracciati, et quelli di Dio con quanta fiacchezza osservati.

Poiché tutto il loro pensiero per primo era di abbattere, et tenire oppressa con calunnie et inventioni, e maldicenza la povera. nostra Religione, il Fondatore di quella con li altri Religiosi che non aderivano alli capriccii del loro P. Stefano. Secondariamente trovare inventioni per havere danari dalle case e Provincie hor in uno fior in un altro modo, hor aggravando la casa di S. Pantaleo di Roma con debiti a loro capriccio, con fintioni diaboliche, come più sotto si dirà. Deplorandum certe. Per terzo era il loro pensiero di fare in casa e fuori fra essi aderenti recreationi e vignate con non poca. offesa di S.D.M. perchè vi si conduceva compagnia di ruina delle loro anime, et di scandalo del nostro povero a santo Habito che portavano sì indegnamente.

Le carrozzate che facevano anche publicamente fra di loro amici, le mascarate nel publico Corso, e città di Roma, nella quale fontione indegna furono presi dalla Corte, et il tutto aggiustaron alla barba della casa di San Pantaleo di Roma, dico borsa. Le comedie con tanto vituperio che facevano nel collegio Nazareno con tanta spesacela et con tanto mall'allievo di quelli poveri giovanetti, che l'amore, e non le virtù e lettere studiavano, li giuochi erano quotidiani e di tutte le sorti, attendendovisi con tutto l'affetto.

Se per ovviare all'offesa di Dio, allo scandalo del Prossimo, et al disonore della povera Religione si dicevano queste cose al R.mo P. Silvestro Pietra Santa Visitatore Apostolico Giesuita o a Mons. Assessore, tutte si prendevano e publicavano per persequtioni, calunnie et imposture, et con questo se la passavano all'hora perchè non vi volevano rimediare, ma poi se le scrivevano al cuore, per rinfacciarle a tutta la povera Religione, come si sentirà, e fecero contro ogni giustitia.

Il fine di tutti questi fu che quando prima poterono lasciarono l'habito della nostra povera Religione, con prima accomodarsi bene la loro borsa, et del furto commesso in S. Pantaleo si tiene per certo che fosse tutti partecipi, se non consapevoli, ma Iddio arriva tutti quando li piace e quando vi è il nostro bene, o almeno il manco male eterno.

Notas