BerroAnnotazioni/Tomo3/Libro3/Cap22

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Cap. 22 Lettera dell'Em.o Dietrichtain alli E.E.mi di Propaganda Fide

Em.mi e R.mi Signori miei Osser.mi

Venero qua a Nicolspurgh, Città mia hereditaria, due anni sono, chiamati alcuni PP. delle Scuole Pie, quali hanno corrisposto alla aspettatione, che di loro havevo, facendo gran frutto, non solo con la loro bontà di vita in edificar i popoli, ma anco, con la dottrina nell'istruir li fanciulli, sì nel timor di Dio e fede cattolica, come nelle lettere e buoni costumi. Onde vedendo io, che ogni giorno più cresce il concorso, supplico PEm.ze Vostre restar servite d'imporre al lor Pre Generale, che non voglia mancare di mandar Operarli e proseguir nell'incominciato fervore, acciò possano affaticarsi nella vigna del Signore, coltivando le novelle piante di queste nostre afflitte Parti, e se fosse necessario, supplicar Sua Santità, che glielo comandi, perchè in vero si vede ogni giorno il gran frutto, che questi buoni Padri apportano, li quali in tanto non si dilatano, in quanto non si trovano soggetti, benché siano in più luoghi desiderati. Il che si è cominciato con tanta edificatione di questi popoli, et indicibil utilità della gioventù, e non tanto nella educazione de' figliuoli, ma anco nella conversione de gl'heretici adulti et amministratione de' san-tis.mi sacramenti havendo qua in Nicolspurgh un solo Todesco (chiamato P. Ambrosio) ha confessato questa pasqua da due mila Anime, e convertito alcuni Heretici. Premio bastante, se non fosse altro, della Missione fatta. Hor che haverebbero fatto, se fossero stati più? Nelle scuole parimenti, dove prima erano 30 Putti al più, che le frequentavano, hora arrivano a 400.

Queste sono le vere piante, nella quale si spera fermezza nella vera fede, perchè se bene gl'heretici adulti si convertano, lo fanno per lo più formidine poenae, per il che non sono ben radicati, et a guisa de tremule canne si scuotano, e ben spesso si sradicano ad un minimo soffio di vento, o sia di guerra, o di mutazione. Ma questi che da teneri anni sono irrigati dalla rugiada della vera Religione, quando saranno nell'età adulta, si mostreranno a guisa d'annose quercie immobili a qualsivoglia tempeste di diabolici incontri. So, che a simil opera non è bisogno appresso l'EE.VV. intercessione alcuna, nondimeno servirà questo mio ufficio per dimostrarle il zelo

186 VINCENZO BERRÒ

della salute, e per motivo di accrescer le mie obligationi, che professo all'EE.W., alle quali per fine faccio humilissima riverenza.

Di Nicolspurgh, li 5 Maggio 1633.

Humilissimo et aff.mo Servitore Il Card. Dietrichstain

Da questa lettera la S. Congreg. de Propaganda Fide ne formò il seguente decreto e del tutto ne fu dato copia al N.V.P. Fondatore e Generale Gioseppe della Madre di Dio.

Decretum Sacrae Congregationis De Propaganda Fide habita 13 junii 1633 coram Sanctissimo.

Referente Em.o Dno Cardinali Panphilio litteras Dni Cardinalis Diatrichstain, in quibus petebat in Moravia mitti alios Patres Scho-larum Piarum cum huiusmodi Religiosi sint valde accepti in illis partibus non solum a catholicis, sed etiam haereticis, qui non in parvo numero ad fidem catholicam opera dictorum Religiosorum convertuntur.

Sac. Congreg. animadvertens huiusmodi Religionem a Gregorio XV confirmatam nondum abundare subiectis idoneis, quibus prò nunc dilatari, et in Provincias, ad quas quotidie vocantur, propagar! possit censuit Generalem praedictae Religionis commonendum esse, ut Em.um Dnum Cardinalem Vicarium adeat, a quo sensum Sac. Congregationis cognoscat et ad Dnum Cardinalem Diatrichstain rescribi quod huiusmodi Religio ut de recenti constituta nondum potest ob defectum Religiosorum idoneorum alios Religiosos in Moraviam mittere.

Il N.V.P. Generale e Fondatore fu chiamato dall'Em.o Ginetti Vicario di N.S. Urbano 8 dal quale a nome della detta S. Congreg. fu detto, che facesse buoni novitiati, e studii per sodisfare a detto Em.o Dietrichstain, et ad altre parti in progresso della S. Fede cato-lica romana et offerse al N.V.P. libri, et ogni altro aiuto necessario •a nome della detta S. Congreg. Il sopradetto Em.o Panfilio, che propose il desiderio dell'Em.o Dietrichstain, fu poi assunto al Sommo Pontificato con nome di Papa Innocenzo X e scordandosi di questo, e di altri maggiori progressi fatti non solo in Moravia, ma anche in Boemia e Polonia, e di ogni altro bene, che la Religione faceva alla giornata in S. Chiesa, dando orecchie alle male informationi dell'invidiosi e passionati a 16 marzo 1646 la redusse in semplice Con-gregatione sotto li Ordinarli.

Lettor mio carissimo in Xpo, se in due anni con un solo sacerdote nationale tanto profitto vi facevano, che pensi dovesse essere quando più decene di sacerdoti nationali vi erano. Stupiva l'Em.o Capone legendo alcune delle Missioni che facevano li nostri; però ne scriverò qui.

Notas