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Convienmi riverire con silenzio molte cose, che sarebbero necessarie notarsi in questo capitolo, per non si poter saper minutamente molte cose, che nelli suoi tenerissimi anni pueritia et adolescenza successero a questo nostro gran Servo del Signore, poiché né esso parlava, se non con molta violenza delle cose sue, né si è potuto vedere dalli suoi scritti, o patenti degli Ufficii, e dignità, per haverli stracciati, abbrugiato sin nel principio che cominciò le Scuole Pie e raso dalle Dimissorie delli suoi Ordini quello, che poteva essere di suo honore et quello, che qui si nota, si è cavato dalla sua bocca con molta destrezza. | Convienmi riverire con silenzio molte cose, che sarebbero necessarie notarsi in questo capitolo, per non si poter saper minutamente molte cose, che nelli suoi tenerissimi anni pueritia et adolescenza successero a questo nostro gran Servo del Signore, poiché né esso parlava, se non con molta violenza delle cose sue, né si è potuto vedere dalli suoi scritti, o patenti degli Ufficii, e dignità, per haverli stracciati, abbrugiato sin nel principio che cominciò le Scuole Pie e raso dalle Dimissorie delli suoi Ordini quello, che poteva essere di suo honore et quello, che qui si nota, si è cavato dalla sua bocca con molta destrezza. | ||
− | Nacque di legittimo matrimonio il nostro Pargoletto da Pietro Calasanz e da Maria Gastonia (Zastigon) | + | Nacque di legittimo matrimonio il nostro Pargoletto da Pietro Calasanz e da Maria Gastonia (Zastigon)<ref group='Notas'>Questo secondo cognome nel ms. è scritto sopra Gastonia. A margine poi si legge questa nota: «Ultimamente vi è stato l'Ill.mo Diego Zastigon Presidente Regio in Corte di Sua Maestà Catolica e poi fu fatto Vescovo in Taracon in Aragona ».</ref> ambidue famiglie nobilissime in Peralta della Sai diocesi di Urgel provincia di Taracona pretesa dagli Aragonesi, e Catalani per loro di(ritto) come qui a basso si noterà. |
− | Havevano questi nobili e virtuosi Signori havuto da Iddio per frutto di sua unione (?) nel loro matrimonio in prima due figliuoli maschi, e quattro femine, una delle quali essendosi consacrata a Dio in Monastero claustrale, è sempre vissuta con . . . nome di perfetta religiosa; nel settimo luogo fu da Dio dato a dì tre o 4 settembre 1556, o come altri dicono 1558 | + | Havevano questi nobili e virtuosi Signori havuto da Iddio per frutto di sua unione (?) nel loro matrimonio in prima due figliuoli maschi, e quattro femine, una delle quali essendosi consacrata a Dio in Monastero claustrale, è sempre vissuta con . . . nome di perfetta religiosa; nel settimo luogo fu da Dio dato a dì tre o 4 settembre 1556, o come altri dicono 1558<ref group='Notas'>In margine alla pagina si legge questa nota: « In una scrittura antica del 1576 si trovano notati i nomi di cinque figli, cioè Pietro Calasanz secondo, figlio del primo e di Maria Gaston, madre di tutti, Maria Calasanz, Giovanna Calasanz, Maddalena Calasanz, Isabella Calasanz, Gioseppe Calasanz ch'è il nostro; essendo in questo già morto il primo figlio maschio ».</ref> questo celebre Pargoletto, il quale a dì undici dell'istesso mese èssendo regenerato nel Sacro Fonte Battesimale, fu chiamato Gioseppe, allevandolo la non solo nobile, ma divota madre Maria con molta pietà e divotione sino dalle fasce con un timor S. di Dio, et odio al peccato. Per il che ne' suoi più teneri anni dette non picciolo segno della grazia che dalla Divina Maestà gli era stata abbondantemente compartita, tenendo un mortale odio al nemico infernale, come quello, che dell'eterna nostra felicità è stato sempre capitale nemico. Però non ancora il nostro Gioseppe haveva compito li sette anni, che spesse volte con un suo compagno della medesima età . . . Gioseppe Musches<ref group='Notas'>Sulla esattezza della trascrizione di questo siamo molto incerti; le parole che seguono tra parentesi sono un'aggiunta marginale.</ref>, che poi fu Abate (della Reale di Perpignano, et da lui si è saputo essendo morto in Roma doppo del nostro Ven. Padre Gioseppe) usciva fuori della terra in un oliveto con alcuni piccoli coltelli per trovare et uccidere il Demonio, non curandosi di star digiuno assai tardi (con che voleva affliggere quella tenera età), purché trovasse et uccidesse il Demonio, il quale dubitando, e prevedendo quanto doveva essere il danno, che in età maggiore haverebbe . . . infernale impero, con un si vehemente odio . . . tentò di ucciderlo una volta, che . . . essendo andato in quello oliveto, salì in un albero di fichi, rompendoseli sotto il ramo in che era salito, che per li suoi pochi anni non doveva essere di molto peso fu preservato da Iddio, che a maggiori imprese l'haveva eletto. |
Qui parmi convenevole notare, che l'esser nato in quell'anno, e paese non deve passarsi senza consideratione; poiché fu quello, nel quale da questa valle di miserie passò alla celeste patria il Patriarca santo Ignazio Loiola fondatore della Compagnia di Gesù, confinando anche assieme li Regni dell'uno e dell'altro. | Qui parmi convenevole notare, che l'esser nato in quell'anno, e paese non deve passarsi senza consideratione; poiché fu quello, nel quale da questa valle di miserie passò alla celeste patria il Patriarca santo Ignazio Loiola fondatore della Compagnia di Gesù, confinando anche assieme li Regni dell'uno e dell'altro. |
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- Cap. 1 Della Patria e Nascita del N. Venerabile P.re, e gran Servo di Dio il P. Gioseppe della Madre di Dio Fondatore e Primo Generale della Religione delle Scuole Pie, nel secolo di Casa Calasanz
Convienmi riverire con silenzio molte cose, che sarebbero necessarie notarsi in questo capitolo, per non si poter saper minutamente molte cose, che nelli suoi tenerissimi anni pueritia et adolescenza successero a questo nostro gran Servo del Signore, poiché né esso parlava, se non con molta violenza delle cose sue, né si è potuto vedere dalli suoi scritti, o patenti degli Ufficii, e dignità, per haverli stracciati, abbrugiato sin nel principio che cominciò le Scuole Pie e raso dalle Dimissorie delli suoi Ordini quello, che poteva essere di suo honore et quello, che qui si nota, si è cavato dalla sua bocca con molta destrezza.
Nacque di legittimo matrimonio il nostro Pargoletto da Pietro Calasanz e da Maria Gastonia (Zastigon)[Notas 1] ambidue famiglie nobilissime in Peralta della Sai diocesi di Urgel provincia di Taracona pretesa dagli Aragonesi, e Catalani per loro di(ritto) come qui a basso si noterà.
Havevano questi nobili e virtuosi Signori havuto da Iddio per frutto di sua unione (?) nel loro matrimonio in prima due figliuoli maschi, e quattro femine, una delle quali essendosi consacrata a Dio in Monastero claustrale, è sempre vissuta con . . . nome di perfetta religiosa; nel settimo luogo fu da Dio dato a dì tre o 4 settembre 1556, o come altri dicono 1558[Notas 2] questo celebre Pargoletto, il quale a dì undici dell'istesso mese èssendo regenerato nel Sacro Fonte Battesimale, fu chiamato Gioseppe, allevandolo la non solo nobile, ma divota madre Maria con molta pietà e divotione sino dalle fasce con un timor S. di Dio, et odio al peccato. Per il che ne' suoi più teneri anni dette non picciolo segno della grazia che dalla Divina Maestà gli era stata abbondantemente compartita, tenendo un mortale odio al nemico infernale, come quello, che dell'eterna nostra felicità è stato sempre capitale nemico. Però non ancora il nostro Gioseppe haveva compito li sette anni, che spesse volte con un suo compagno della medesima età . . . Gioseppe Musches[Notas 3], che poi fu Abate (della Reale di Perpignano, et da lui si è saputo essendo morto in Roma doppo del nostro Ven. Padre Gioseppe) usciva fuori della terra in un oliveto con alcuni piccoli coltelli per trovare et uccidere il Demonio, non curandosi di star digiuno assai tardi (con che voleva affliggere quella tenera età), purché trovasse et uccidesse il Demonio, il quale dubitando, e prevedendo quanto doveva essere il danno, che in età maggiore haverebbe . . . infernale impero, con un si vehemente odio . . . tentò di ucciderlo una volta, che . . . essendo andato in quello oliveto, salì in un albero di fichi, rompendoseli sotto il ramo in che era salito, che per li suoi pochi anni non doveva essere di molto peso fu preservato da Iddio, che a maggiori imprese l'haveva eletto.
Qui parmi convenevole notare, che l'esser nato in quell'anno, e paese non deve passarsi senza consideratione; poiché fu quello, nel quale da questa valle di miserie passò alla celeste patria il Patriarca santo Ignazio Loiola fondatore della Compagnia di Gesù, confinando anche assieme li Regni dell'uno e dell'altro.
Notas
- ↑ Questo secondo cognome nel ms. è scritto sopra Gastonia. A margine poi si legge questa nota: «Ultimamente vi è stato l'Ill.mo Diego Zastigon Presidente Regio in Corte di Sua Maestà Catolica e poi fu fatto Vescovo in Taracon in Aragona ».
- ↑ In margine alla pagina si legge questa nota: « In una scrittura antica del 1576 si trovano notati i nomi di cinque figli, cioè Pietro Calasanz secondo, figlio del primo e di Maria Gaston, madre di tutti, Maria Calasanz, Giovanna Calasanz, Maddalena Calasanz, Isabella Calasanz, Gioseppe Calasanz ch'è il nostro; essendo in questo già morto il primo figlio maschio ».
- ↑ Sulla esattezza della trascrizione di questo siamo molto incerti; le parole che seguono tra parentesi sono un'aggiunta marginale.