BerroAnnotazioni/Tomo1/Libro1/Cap17
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- Cap. 17 Belle opposizioni fatte al nostro D. Giuseppe per conto delle Scuole Pie
Non solo il commune inimico si opose al nostro Gran Sacerdote, per impedire una sì santa Opera delle Scuole Pie, in cose particolari di sua persona con tanti privati ostacoli di incomodità, e offerte di dignità ecclesiastiche, ma ancora con publici solevamenti, facendo che li Maestri de Rioni si solevassero e querelassero dando all'Eni. Cardinal Vicario memoriale pieno di molta passione, parendoli che la detta Opera fosse la loro ruina, e li togliesse il guadagno, ma scopertosi il fine loro, non hebbero alcuna forza per impedirla. Se li oppose anche il Rettore della Sapienza, pretendendo di visitare le Scuole ed essaminare li Maestri, ma saputo che di ordine della S.tà di Papa Clemente 8 erano state visitate dalli Emi Cardinali Baronio et Antoniano e quanta stima faceva S.S.tà di quest'Opera, riverentemente si ritirò. Alcuni Religiosi ancora, desiderosi dicono della maggior gloria del Signore, volevano alcune volte la settimana andarvi a far ragionamenti o prediche per haver con questo anche autorità sopra l'Opera, et Operarli; ma con quella reverenza e modestia, che si conveniva il nostro Don Giuseppe li ringraziò del favore, facendoli intendere che non erano capaci di tanta altezza quei poveri figli. Altri ancora contradicevano a quest'Opera con miglior zelo; ma con più pericolo e ne fu parlato etiam in una S. Con-gregatione di Em.i con pretesto che li Maestri essendo ignoranti, potessero insegnare alli figliuoli errori gravi contro la S. Fede. Qui ancora il Signore pose la sua mano facendo che l'Em.mo . . . Ale-mano fosse alcuni giorni prima casualmente stato a vedere le Scuole Pie, e restato sodisfatissimo dell'Opera, et Operarli et ritrovandosi in detta Sacra Congregatione diede ottimo ragguaglio di ogni cosa, opponendosi con la sua autorità alli pretesti de contrarli.
Nel principio del Pontificato di Papa Paulo V ne fu anche malamente informata Sua S.tà ancorché ella stesse assai bene affettionata all'Opera delle Scuole Pie, essendone benissimo informato, et haven-do in ottimo concetto il Fondatore di quella, con tutto ciò la parte contraria haveva fatto malissima impressione per le raggioni, e colorate calunnie adotte; ma andando per altri negotii da S. S.tà il P. Giovanni di Giesù Maria Carmelitano Scalzo, Iddio con la sua solita previdenza fece che raggionasse delle Scuole Pie con quelli sentimenti santi che dalla sua gran carità si poteva aspettare; per il che disse il Sommo Pontefice: Mi avete levato un gran travaglio P. Giovanni, molto male ero stato informato di quest'Opera, haverò gusto che vi andiate spesso, e mi avvisiate del tutto. Et con questi modi S.D.M.tà andò disfacendo li nembi che il nemico infernale andava formando contro questa povera pianta. Non furono poche anche le volte che l'istessi Operarii si determinarono di partire per le necessità grandi, che pativano alcune volte delle cose necessarie, et per li obblighi, che crescevano delle pigioni della casa, et anche alcuni se ne partirono. Ma con tutto ciò il nostro Don Gioseppe mai si perse d'animo, ma sempre vie più si confermava et appogiava alla Divina Providenza, sapendo che come cosa sua a lui toccava mantenerla, e provederla, come in effetto fece sempre, con tali mezzi, che ben da ogni uno si conosceva quanto a S.D.M.tà fosse grata l'Opera delle Scuole Pie. Tutto questo so io di propria bocca del V. Fondatore D. Gioseppe Calasanz.