BerroAnnotazioni/Tomo3/Libro3/Costitutioni/Cap20
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Cap. 20 Dell'Uffitio dell'Infermiere
Il P. Rettore deputerà un Oblato per assistere all'infermi secondo il bisogno, e farà che gli sia somministrato con ogni puntualità il necessario per detta cura. Et in occorrenza d'infermità pericolosa vi deputi anche un sacerdote per sopra intendere, et avvicinandosi il pericolo della morte di alcuno l'infermiero ne dia subito avviso al P. Rettore acciò l'infermo habbi a tempo suo tutti li Sacramenti della chiesa, e vi si assista per la raccomandatione dell'anima sino che sia spirato. Quando dall'infermo, o dai parenti di esso verrà pregato il P. Rettore d'andarsi a curare alla loro casa, li potrà dar licenza. Ma ogni giorno vi manderà due Padri a visitarlo, e quando si aggravi e stia in pericolo vi assista o uno, o due continuamente sin all'ultimo, e mentre saranno a curarsi alle loro case il Parodiano li darà li Sacramenti, ma la sepultura se le darà nella nostra chiesa, né il curato potrà impedirlo che vi si porti secreto, o pubicamente secondo meglio parerà, senza che vi si possa ingerire o pretendere cosa alcuna per minima che sia.
Quando poi saranno in casa, i nostri li somministraranno li Sacramenti, e spirato l'infermo si sonerà l'Ave Maria, si laverà e vestirà, se sarà sacerdote con li suoi habiti sacerdotali, se sarà chierico con la cotta, se Oblato con l'habito suo ordinario di casa.
- Nota lettore la differenza che è fra questo capitolo e quello De infirmis parte prima Cap. 9 e Cap. 7 De suscipiendis Sacramentis, delle Costitutioni fatte dal N.V.P. Fondatore, e da quello vedrai, e conoscerai il spirito che guidava l'uno e l'altro. In questo non si parla con li amalati de S. Sacramenti se non mentre stanno per morire, che tanto fa ogni ordinario secolare.
