BerroAnnotazioni/Tomo3/Libro1/Cap22

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Cap. 22 Provincia di Napoli: Disturbi delle case delle Scuole Pie di Napoli

Nella città di Napoli li clerici poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie havevano e possiedono ancora tre luoghi: nel quartiero della Duchesca uno, alle Fosse de grani l'altro, et a Posilipo il terzo, quale serve per convalescenti, come li due primi servivano per le Scuole Pie con numero di più di mille scuolari fra tutti due li luoghi, e vi stavano famiglie numerose di 25 e più Religiosi per casa nelle due prime.

Publicato in Roma il Breve redutivo di Religione in Congregatione ad instar Congreg. Oratorii S. Philippi Nerii, fece in tutti noi quelli mottivi che imaginar si puole. Io però se bene chiamato in Roma, per obedire al N.V.P. Fondatore mi fermai in Napoli, come si può vedere in una lettera dal medesimo scrittami, per tenere saldi li nostri Religiosi, che ivi si ritrovavano, da quali anche mi era dimostrato qualche affetto singulare, e unitamente dicevano che se io mi partiva si partivano essi ancora.

Mi fermai anche più volentieri, havuto che hebbi sicurezza dalrill.mo Regente del Regno e ferma la parola che il Breve non saria publicato nel Regno di Napoli, come in effetto non si è mai publicato, sebene gli Ordinarli de' luoghi presero possesso delle nostre case nel modo che dirò.

Era per Provinciale nel detto Regno il P. Vincenzo Maria della Passione savonese, mandato pochi mesi prima. Con questo Padre restai io d'accordo di mantenere in piedi con tutte le nostre forze le Scuole Pie con ogni possibile unione, et procuravo di essere fido interprete delle volontà di tutti gli altri nostri Religiosi in detta città, ma il demonio si sbracciò in modo tale, che non più che due mesi si stette unito, perchè essendo venuti alcuni de' nostri da fuora cominciarono a disturbare pigliando per pretesto che il P. Pietro dal Sassolo, che haveva cura del nostro luogo di Posilipo non li havesse dato quel gusto, che volevano in una recreatione che in detto luogo religiosamente volevan pigliarsi, e però volevano che il P. Vincenzo detto Provinciale lo levasse dal detto Posilipo, come io anche per quiete lo consigliavo. Ma il Provinciale, non solo non levò il detto Padre ma esso medesimo vi trasferì la sua stanza, dicendo che potavano andarvi essendovi lui con più libertà; ma essi il tutto presero per il contrario, si che si alterarono assai assai.

Havendo anche per questo alcuni perso meco la confidenza, cominciarono fra loro a contrattar del modo di dare il possesso delle case all'Ordinario, senza che io potessi penetrare cosa certa perchè meco fingendosi ogni giorno più forti, e perseveranti nell'unione stabilita, con loro aderenti concludevano il contrario, et in effetti restai burlato.

Notas